Stampa
BASELHEAD 2018
BASILEA (SVIZZERA) – 17 novembre 2018

Il 17 novembre 2018, si è svolta sul Reno la 9° edizione della BaselHead. 100 equipaggi al via in formazioni da 8 vogatori provenienti da tutta Europa. Percorso ad inseguimento di 6,4 chilometri nel pieno centro di Basilea, con giro di boa a metà percorso.
La Ginnastica Triestina, con Rosario Sebastiano Panteca, è stata invitata a contendersi la “Mirabaud Classic” su un equipaggio targato interamente Repubblica Ceca.
Partenza fortissima per l’equipaggio Ceco/Italiano che imposta subito una traiettoria impeccabile e sfrutta le forti correnti caratterizzanti il percorso gara. In prossimità del giro di boa raggiunge l’equipaggio partito 30 secondi prima. Innumerevoli i tentativi di sorpasso che venivano continuamente ostacolati e vanificati da una direzione del timoniere avversario poco sportiva. Arrivati al giro di boa sono costretti addirittura a fermare la corsa della barca per evitare la collisione e regalano una manciata di secondi ai diretti inseguitori. Ripartono con tutte le energie e impostano un passo deciso con il quale sorpassano l’equipaggio tedesco che fino a quel momento gli ostacolava e si regalano un finale di gara con un bel serrate che li porta a sorpassare un altro equipaggio e chiudere la gara, nella classe “senior elité”, al 22° posto.
Le parole di Panteca al termine della gara: “Bellissima esperienza soprattutto per essermi trovato a gareggiare con un equipaggio totalmente straniero e con una forma mentis diversa da ciò che siamo abituati. Dopo quasi 15 anni di agonismo devo dire che questa avventura mi ha fatto crescere ancora. Il dover pianificare una strategia in un’altra lingua o il sottostare a ordini quasi incomprensibili nella concitazione della regata, mi ha evidenziato un aspetto bellissimo che mi fa amare ancora di più questo sport.
L’unica comunicazione su cui non abbiamo avuto esitazione e ci ha fatto capire da subito, è avvenuta nel momento in cui abbiamo impugnato il nostro remo. In quel momento mi sono sentito sicuro di quello che facevo, solo in quel momento abbiamo parlato la stessa lingua…. il canottaggio.”