Cenni storici
SOCIETA’ GINNASTICA TRIESTINA NAUTICA – A.S.D.
STELLA D’ORO AL MERITO SPORTIVO.
La Ginnastica ( così come i Triestini l’hanno identificata ) nacque per educare allo sport e dunque alla salute della gioventù di fine ottocento. I Triestini di allora, popolo cosmopolita, erano il prodotto di una mescolanza di tutte le popolazioni del Mediterraneo e in più dell’Europa Germanica.
Quando nacque la Ginnastica i giovani di Trieste erano già una popolazione bella e sana, ragazzi che potevano dedicare allo sport parte del loro tempo libero.
Trieste era una città ricca e la Ginnastica ben si poneva in questo nuovo contesto. I borghesi Triestini frequentavano il Carso e la Val Rosandra, nuotavano e faticavano anche con il remo.
Nel maggio / giugno 1863 alcuni giovani che frequentavano la palestra comunale di via della Valle, che prevalentemente veniva usata dalle scuole, pensarono di istituire una Società di Ginnastica, come già esistevano nel nord della Germania, dove avrebbero potuto esercitarsi anche gli adulti.
Subito questa idea venne accolta da un centinaio di cittadini.
Venne formato un gruppo, con a capo Giuseppe Paolina per predisporre lo Statuto della Società.
La domanda di costituzione e lo Statuto vennero presentate alle Autorità il 1° settembre. Il giorno 11 ottobre, al teatro Armonia, vennero convocati i firmatari che provvidero a nominare un Consiglio Direttivo provvisorio, al fine di dirigere la Società sino alla definitiva approvazione da parte delle Autorità della documentazione sociale. L’approvazione e le clausole di conferma alla predetta documentazione e dello Statuto avvennero il giorno 7 novembre.
Il 10 novembre 1863 venne convocata l’Assemblea Costitutiva ed eletto il primo Consiglio Direttivo.
Lo scopo della Società era quello di “ promuovere gli esercizi ginnastici onde giovare al bene morale e fisico della gioventù Triestina” e si proponeva di raggiungerlo “ mediante esercizi di ginnastica, scherma ed esercizi a remi, come pure mediante “analoghe accademie e gite di piacere“.
Tutte le attività venivano seguite da un direttore designato dal Consiglio Direttivo. Per la Nautica venne scelto il sig. Matteo Dudich.
La prima imbarcazione acquistata , un lancione a remi ed a vela, venne chiamata “ GINNASTICA” ed aveva appoggio nei magazzini di Dudich in Porto Nuovo ( ora Vecchio).
Dopo alterne peripezie, soprattutto di carattere politico e finanziario, anche per le aumentate esigenze dello sport, che non potevano più essere dirette da un solo personaggio, la Commissione esercizi si scisse in tre commissioni diverse. Esercizi ginnastici, esercizi nautici ed esercizi di scherma. La Commissione esercizi nautici venne tramutata in Sezione Autonoma, con un Presidente nominato e gli altri componenti eletti dai Soci, ciò avvenne nell’estate del 1888.
I canottieri venivano all’epoca chiamati “ remiganti ”.
Negli anni tra il 1883 e 1889 , la sezione remiera si sviluppò, gli iscritti aumentarono e conseguentemente anche le presenze. Ai vecchi pesanti lancioni con dodici e quattordici rematori, si andavano sostituendo scafi molto più leggeri per quatto o sei vogatori, su sedili mobili e data la delicatezza del materiale che non poteva più essere tenuto agli ormeggi, si pensò alla costruzione di una canottiera per ripararli dalle intemperie. La prima imbarcazione del nuovo tipo si ebbe nel 1885 e fu lo Jonio. Con questo canotto da corsa , l’ Unione ( Ginnastica) partecipò il 9 agosto alla prima regata Sociale, promossa dalla neo costituita Società delle Regate. La regata seguita da ben 40.000 spettatori , sollevò grandi entusiasmi e largo seguito di commenti.. Essa è stata ricordata in una litografia del giornale “IL PICCOLO “. Dopo quella gara , allo Jonio furono applicati i sedili mobili e furono acquistate altre imbarcazioni.
Il nuovo tipo di barche, come detto, esigeva una più adeguata sistemazione e L’Unione, acquistò una più confacente sistemazione al “ Bagno Maria “ e la adattò ai suoi bisogni, costruendo sulla piattaforma di legno, assicurata a due barconi, una tettoia divisa in quatto navate; le due più alte servivano per le barche, le laterali per gli spogliatoi. Per un anno il galleggiante fu ormeggiato al molo della Lanterna e poi in Sacchetta, al posto dove si trova ora la canottiera sul Pontile Istria.
A fine dicembre del 1886 , in una notte di fortunale, il galleggiante affondò e recuperato fu portato a Capodistria per le riparazioni . Nell’aprile del 1887 era di nuovo al suo posto, ma la Società aveva un debito di 3.000 fiorini.
La sezione nautica ebbe un periodo di grande splendore dal 1890 al 1895. Nel 1890 la Società delle regate interessò un comitato di signore di Trieste e dell’Istria perché offrissero i premi per 2 importanti gare internazionali di quell’anno. Al vincitore della seconda gara era riservato il “Premio delle Signore “, premio prezioso e di grande richiamo, basti dire che per la sua realizzazione erano pervenuti numerosi disegni dai migliori cesellatori d’Europa; e fu scelto quello del cesellatore Calvi della Real Casa.
L’attuale sede di Pontile Istria, eretta nel 1955 con finanziamento in parte pubblico ed in parte della stessa Sezione Nautica, è stata a norma di Legge, acquisita dal Demanio Marittimo dello Stato, che ne concede l’uso continuato ed esclusivo alla Società Ginnastica Triestina sezione Nautica.
Nel 1998 la Sezione Nautica espresse la volontà e cominciò a preparare la documentazione per affrancarsi completamante dalla Società madre, con atto costitutivo del 2001.
Per quanto riguarda l’attività agonistica iniziata ad alti livelli internazionali sin dal 1894 e del grande impegno sempre profuso nel canottaggio nazionale, di seguito si ricorda:
tre partecipazioni ai Giochi Olimpici; due partecipazioni ai Campionati del Mondo; due partecipazioni alla Coppa del Mondo; sette partecipazioni ai Campionati d’Europa; quarantasette titoli di Campione d’Italia; trentotto atleti che hanno vestito la maglia Azzurra. La Società Ginnastica Triestina Nautica è stata inoltre insignita della “Stella d’Oro per meriti sportivi”.